TORNO SUBITO – Casalis

 

Da alcuni anni in Italia sta emergendo una nuova leva di cantautori, accomunati da un linguaggio nuovo rispetto a quello della tradizione nazionale. Lontana dall’impegno politico dei Settanta e da una certa mielosità degli Ottanta, distante dall’introspezione analitica del sé, dall’ermetismo e dagli eccessi di un certo linguaggio poetico, allergica alle riflessioni filosofiche, è una generazione che ha fatto un uso inedito dello stile colloquiale della quotidianità per dare origine a un differente modo di fare canzone. Autori che hanno privilegiato una scrittura lieve e argomenti leggeri, un modo più diretto di comunicare; per intenderci, alla Cremonini, alla Brunori, molto vicina per altro agli stilemi della nuova scuola torinese.

Alessandro Casalis, che firma i suoi lavori soltanto col cognome, nato a Torino ma da qualche tempo stabilitosi a Luserna San Giovanni, è un cantautore con molti anni di esperienza alle spalle e due album nel curriculum. Il suo secondo lavoro dal titolo “Torno Subito” è uscito nel 2018 e va a collocarsi proprio nell’ambito della corrente autoriale di cui si dava conto più sopra. Rispetto al disco di esordio, la ricerca della semplicità, nelle strutture come nelle sonorità, sembra avere la meglio sull’arrangiamento a tutti i costi come ci ha invece abituato un certo pop contemporaneo. Quattordici canzoni dove la sonorità prevalente è la chitarra, suonata dallo stesso Casalis, con una certa predilezione per le atmosfere acustiche. Il gusto compositivo non disdegna qualche scorribanda, ancorché senza eccessi, in ambito rock, ma l’approccio rimane essenzialmente cantautoriale. Il suo strumento è usato quasi esclusivamente con funzioni di accompagnamento, con linee vocali senza virtuosismi che lasciano molto spazio alle sue interpretazioni, sempre espressive e sincere. Un orientamento, dunque, che tralascia le “sperimentazioni vocali e i suoni improbabili” (come predica una voce fuori campo di “Una band che suona”, terza traccia dell’album), nel nome di una concezione più vera del fare musica. 

Il tema del disco, come ammesso dall’autore stesso, è la ricerca della libertà, rappresentata iconicamente e ironicamente dalla gabbia vuota della copertina, e concretamente dal concetto di viaggio. Un “Torno subito” che sottintende in modo beffardo l’intenzione di non tornare più, o per lo meno di lasciare in sospeso qualunque decisione in merito. Come accade al protagonista della canzone “Via col vento”, dal cui ritornello trae origine il titolo stesso dell’album, che pensa al “non ritorno” come a un modo per non sprofondare nella routine; o come emerge da “Ilaria”, in cui il movimento è reso necessario da un certo disagio nel trovare il proprio posto nel mondo circostante; o ancora in “Ti porto al mare”, dove è ancora più evidente come il viaggio sia la soluzione per scardinare le sbarre della gabbia, interrompendo il flusso temporale monotono della quotidianità. Il viaggio diventa così leitmotiv del disco, presente in effetti in quasi tutte le canzoni, nel deserto di “Tutto da imparare” o nella divertente “Il freddo che ci fa”. Il tutto si riassume bene in “Ulisse”, la canzone più riuscita e traccia di apertura dell’album. Ulisse è il viaggiatore per antonomasia, il cui viaggio è da sempre considerato allegoria della vita stessa, con le sue esperienze e gli ostacoli da superare, e con la musica a costituirsi come allettante sirena carica di promesse, vera chiave per aprire una breccia verso mondi più liberi.

Questo è il modo in cui più ci piace leggere il percorso di “Torno subito”, album che potete ascoltare sulle principali piattaforme di streaming. Ricordiamo infine che Casalis fa parte anche del CCP (Collettivo Cantautori Pinerolesi), con il quale porta dal vivo il suo repertorio senza la band, in una situazione più intima, ancora più vicina a quella che è la sua vera dimensione.

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Marco Ughetto, appassionato di musica e giornalismo, chitarrista e cantautore amatoriale, si laurea in Cinema al DAMS di Torino nel 2014, con una tesi sui rapporti tra cinema e cultura digitale. Nel 2002, insieme ad altri quattro amici, dà il via alla prima versione di Groovin' - il portale della musica nel Pinerolese.

http://groovin.eu

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