Moodgate, quando la Lounge incontra il Jazz

Di Rossano Zinico vi abbiamo già parlato in occasione della presentazione dei“The Rambling Postcards” ma allora non vi avevamo raccontato che nel suo curriculum quello non è l’unico progetto musicale finalizzato alla sonorizzazione delle immagini. Una quindicina di anni fa, infatti, l’artista pinerolese, specializzato nella gestione dei grandi eventi, aveva cominciato a sviluppare l’embrione di un’idea simile, anche se distante anni luce da un punto di vista stilistico, che poi intorno al 2010 sfociò nei Moodgate e nelle dodici tracce del loro unico album “Volume Uno”

I primi esperimenti con gli attuali Moodgate risalgono al 2004” ci racconta Zinico, “dove sotto il nome di Suxstart ho iniziato a fare delle sessioni con Andrea Bozzetto e Ajace (Andrea Ayassot, n.d.r.). In quel periodo ero preso dai beats/loop, dai campionamenti e dalla programmazione elettronica, così mi divertivo a lavorare sulle improvvisazioni e a creare songs“. Questo lavoro di composizione sperimentale portò poi verso la fine del primo decennio alla definizione del progetto Moodgate, nato per fare da colona sonora ad appuntamenti di vasta portata quali vernissage, cene di gala e simili, accompagnandone i momenti di relax in abbinamento alla creazione live di immagini specifiche. Dopo un fisiologico periodo di test in locali di zona, i Moodgate realizzarono dunque il loro primo album, una raccolta di brani strumentali ascrivibili al genere Lounge Music, ma molto più interessante rispetto alla media per qualità ed eterogeneità sonore, grazie anche alla collaborazione di un gruppo di amici musicisti, alcuni dei quali autentici mostri sacri della scena jazz nazionale.

Ai già citati Andrea Ayassot (Sax) e Andrea Bozzetto (Sintetizzatori), si aggiunsero Adriano De Micco (Percussioni) e Luca Storero (in arte Off), collaboratore storico di Zinico. Così le sonorità un po’ ripetitive e fredde della Lounge / Chillout, filtrate dalla sensibilità di musicisti di altissimo profilo, acquisirono una profondità che andò ben oltre la mera funzione di commento, mescolando abilmente una produzione elettronica già piuttosto raffinata di per sé, a performance di improvvisazione e arrangiamento che ne innalzarono notevolmente la qualità.

Oggi i Moodgate, anche se l’idea non è del tutto tramontata, sono di fatto inattivi. Difficoltà gestionali hanno finora impedito la completa affermazione del progetto la cui portata da sempre attira l’attenzione di organizzazioni, anche di caratura internazionale, ma i cui contatti poi si concretizzano con difficoltà, anche per questioni di budget. Nella biografia del gruppo vanno comunque citate esibizioni in contesti di livello, tra gli altri il Palavela e l’Isozaki di Torino e gli studi Infront di Milano.

Al momento non ci sono appuntamenti in agenda per sentire dal vivo i Moodgate, ma abbiamo la possibilità di offrirvi l’ascolto integrale di ‘Volume Uno” interamente registrato nell’Home Studio di Zinico e missato da Madaski nel Dub The Demon Recording Studio.

Buon ascolto.

Ones

Latin – Moodgate
Mistic – Moodgate
F. Lounge – Moodgate
S & G – Moodgate
Princy – Moodgate
Woody – Moodgate
Ambient – Moodgate
Black Night – Moodgate
Cool – Moodgate
Easy – Moodgate
Out of Style – Moodgate
Beck – Moodgate

ones

Marco Ughetto, appassionato di musica e giornalismo, chitarrista e cantautore amatoriale, si laurea in Cinema al DAMS di Torino nel 2014, con una tesi sui rapporti tra cinema e cultura digitale. Nel 2002, insieme ad altri quattro amici, dà il via alla prima versione di Groovin' - il portale della musica nel Pinerolese.

http://groovin.eu

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