“Il Megafono”: dai festival di settembre, Olmo e Docker’s Guild

A metà dicembre è uscito il secondo numero del “Megafono”, il periodico della Pro Loco Pinerolo, per il quale Groovin’ si occupa della pagina musicale. Nell’articolo si parla di due festival che nel settembre scorso hanno movimentato le serate pinerolesi, dai quali sono emersi alcuni artisti degni di nota. Tra questi, abbiamo evidenziato le performance sorprendenti di Olmo e Docker’s Guild, protagonisti rispettivamente di ArtigianatOFF e Tony Mills Festival. Nella pagina c’è stato poi spazio per la Blascomania, tribute band a Vasco Rossi, dal vivo durante la notte bianca di fine agosto.

Buona lettura.

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A settembre, la scena musicale pinerolese è stata movimentata da una serie di festival con scalette piuttosto intriganti, che hanno rivelato, o confermato, anche alcuni artisti autoctoni davvero degni di nota. A inizio mese, in testa alla tradizionale Rassegna dell’Artigianato, in quella che comunemente è conosciuta come Piazza Fontana, si è dato vita alla seconda edizione di ArtigianatOFF. La prima serata, che prevedeva nel cartellone principale due nomi di rilevanza nazionale come Giovanni Truppi e Cacao Mental, è stata aperta da un musicista locale la cui esibizione è stata inaspettata quanto sbalorditiva. Olmo Costa, già conosciuto batterista della scena locale indie, da un paio d’anni ha indirizzato la sua espressività verso un cantautorato introspettivo e ironico, intimista ma anche attento ai temi della contemporaneità.

Accompagnato solo dal pianoforte, Olmo interpreta le sue canzoni con una voce sottile, ma di rara intensità. La sua capacità di esplorare l’interiorità, e la delicatezza nel raccontare i sentimenti, vanno di pari passo con la lucidità nell’analizzare la società contemporanea, da punti di vista a tratti anche decisamente insoliti. Per ora è possibile ascoltare Olmo soltanto dal vivo, o scaricando alcuni brani del suo repertorio tramite dei “link-foglia”, che vengono rilasciati al pubblico alla fine dei suoi concerti.

Il 21 settembre, a Roletto, si è tenuto il Tony Mills Festival. Dopo sei gruppi, di diversa estrazione stilistica e provenienza geografica, hanno chiuso il raduno i Docker’s Guild, la concept band del lusernese Douglas Docker. Il progetto fonda la sua esistenza sul plot narrativo di una saga fantascientifica intitolata “The Mystic Technocracy”, che narra di una razza aliena intenzionata a distruggere la nostra specie attraverso le manipolazioni del DNA umano, ponendosi come allegoria della deriva autodistruttiva intrapresa dalla Terra negli ultimi secoli. L’epopea, suddivisa in cinque stagioni e nove album – di cui due già pubblicati – promette di essere molto lunga ed elaborata, vincolando a sé i destini stessi della band.

I Docker’s Guild hanno avuto finora una ridottissima attività live, non avendo in effetti una line-up fissa e ricorrendo per le registrazioni a un cospicuo numero di ospiti speciali. Così, appositamente per il Festival, è stata messa in piedi una formazione “estemporanea”, radunando alcuni tra i migliori musicisti del Pinerolese. Oltre a Docker (basso e voce), sono saliti sul palco Jessica Scardina, Andrea Rampa e Anna Petracca (voci), Tony Urzì e Gianluca Nardelotto (chitarra), Paolo Gambino (tastiere), Carlo Cannarozzo e Stefano Aglì (batteria). La loro esibizione è stata straordinaria per tecnica e comunicatività, e fa ben sperare per il futuro del rock nostrano. Ci si augura infatti che l’occasionalità dell’evento sia solo il punto di partenza per qualcosa di più a lungo termine. Perché nove musicisti di questo calibro, tutti insieme, qui a Pinerolo erano almeno sedici anni che non si vedevano!

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Marco Ughetto, appassionato di musica e giornalismo, chitarrista e cantautore amatoriale, si laurea in Cinema al DAMS di Torino nel 2014, con una tesi sui rapporti tra cinema e cultura digitale. Nel 2002, insieme ad altri quattro amici, dà il via alla prima versione di Groovin' - il portale della musica nel Pinerolese.

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