COME D’INCANTO – Silvio Merlin

L’uscita ufficiale di “Come d’incanto”, il primo disco di Silvio Merlin, vincitore a febbraio del contest Sanremo New Talent, era prevista per il 29 giugno. Anche Groovin’ era coinvolto nella preparazione dell’evento di presentazione, ma il sopraggiungere di alcune succose novità ne hanno impedito la realizzazione, deviando in modo sostanziale il percorso artistico del cantautore valchisonino. Durante le sue esibizioni in Riviera, infatti, alcuni addetti ai lavori avevano messo gli occhi sulla sua musica, ritenendola ricca di grandi potenzialità. E mentre Silvio si preparava a lanciare sul mercato il suo primo CD, frutto di un alacre lavoro durato svariati mesi tra il 2019 e il 2020, ecco che ai primi di giugno arriva l’annuncio: la RuZa Production, l’etichetta che fa capo a Maria Teresa Ruta e Roberto Zappulla, gli apre le porte della sua scuderia e del suo staff tecnico. Se da un lato l’occasione spiana la strada alle auspicate prospettive di un brillante futuro professionale nella musica, dall’altro scombinano i piani che da tempo si stavano progettando. Gli accordi contrattuali che derivano da strategie di tipo professionale, infatti, tendono a interdire le iniziative promozionali autonome, così anche la macchina che era stata messa in moto per il lancio dell’album è costretta a interrompere il suo flusso. Il CD dunque non verrà presentato secondo le modalità previste, ma dopo lunghe riflessioni, Silvio Merlin ha valutato positivamente l’opportunità di pubblicarlo ugualmente, anche per accontentare il nutrito stuolo di fan che da tempo lo seguono con grande passione e calore.

“Come d’incanto” è inquadrabile nell’ambito della tipica tradizione melodica “sanremese” e la vittoria al contest, parallelo al più noto Festival della Canzone Italiana, sembra confermare la perfetta aderenza dello stile compositivo di Merlin a quel contesto. Un universo nazional-popolare che, a dispetto delle consuete polemiche tra fautori e detrattori, continua a piacere moltissimo al pubblico e alla critica. Non è un caso quindi che la sua affermazione sia stata una rampa di lancio concreta per il suo avvicinamento al mainstream. Lo stile di scrittura di Merlin ruota attorno alla semplicità e alla genuinità con cui apre le porte della sua interiorità, permettendo di attivare sentimenti di identificazione su larga scala. Le quattordici tracce che compongono l’album sono infatti piccoli spaccati autobiografici, non di rado intrisi di un certo velo malinconico e nostalgico, seppur sempre bilanciato da una visione ottimistica. I rimandi frequenti a un tempo passato si fanno però metafora di una vita privata disseminata di dure prove, di sfide complicate, vero propulsore che lo hanno spinto verso la scelta della forma-canzone come veicolo di esternazione emotiva. Prima come necessità vitale, e poi come sogno da trasformare in realtà professionale.

La produzione del disco è stata curata in toto da Paolo Gambino, con un approccio intimista in cui emerge una certa predilezione per le sonorità pianistiche o, più in generale, acustiche. Se in generale l’album richiama fortemente la tradizione melodica della canzone italiana, rinviando alla scuola autoriale nostrana di qualche decennio fa, non mancano invero alcune puntate su scelte di stampo più contemporaneo come “Amore Balla Bella”, arrangiata come un brano dance, lo spiazzante intro alla Neal Morse di “Regalami un sogno”, o “Sono Solo Quaggiù”, dove la voce è trattata con il tipico effetto autotune di tanto pop di oggi. Una menzione speciale la facciamo però alla toccante “La Mia Vittoria”, declamazione poetica dedicata ai genitori adottivi, che chiude idealmente il lavoro fornendo anche una linea interpretativa forte rispetto alla scrittura di Silvio Merlin, guidata essenzialmente dall’esplicitazione spontanea dei sentimenti che ne tratteggiano l’esistenza.

Tra i credits compaiono anche alcuni nomi di spicco della musica pinerolese. Oltre al già citato Gambino, che ha curato gli arrangiamenti e suonato le parti di pianoforte e tastiere, citiamo Alessandra Turri – vocal coach di Merlin che esegue anche alcune armonizzazioni sulla title track dell’album – Claudio Devecchi alle chitarre, e il raffinato sax di Paolo Parpaglione. Il disco è disponibile parzialmente sugli store on line, e in streaming su YouTube e Spotify, dove trovate i video e i singoli che avevano anticipato l’album nei mesi scorsi. Per avere la copia fisica in CD, unico supporto che al momento contiene tutte le tracce, potete contattare direttamente l’autore tramite la sua pagina Facebook (@silviomerlinofficial) o cercarla in alcuni negozi della Val Chisone (Quota 1000 di Fenestrelle, Biscotteria “Belle Epoque” e Tabaccheria “La Piazza da Lory” di Perosa Argentina). Annotiamo che il disco è disponibile in tiratura limitata (900 copie), anche in versione autografata. Com’è nostra abitudine, per solleticare la vostra curiosità, vi proponiamo l’ascolto dei brani che sono attualmente disponibili in rete, accessibili tramite il link che segue. Buon ascolto!

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ones

Marco Ughetto, appassionato di musica e giornalismo, chitarrista e cantautore amatoriale, si laurea in Cinema al DAMS di Torino nel 2014, con una tesi sui rapporti tra cinema e cultura digitale. Nel 2002, insieme ad altri quattro amici, dà il via alla prima versione di Groovin' - il portale della musica nel Pinerolese.

http://groovin.eu

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