Quale futuro dopo il “Corelli”?

Immagine di copertina da www.istitutocorellipinerolo.it

Sul numero dell’Eco Mese del gennaio 1989 si parlava del Corelli, l’istituzione per antonomasia della musica pinerolese. Il titolo completo, che si interrogava sulle prospettive professionali dell’Istituto, estendeva in realtà le sue riflessioni a un’altra scuola importante del territorio, l’Istituto di Istruzione Superiore Prever, più conosciuto come Alberghiero. Ma il nostro interesse è ovviamente rivolto alla prima parte dell’articolo, quella che riguardava più strettamente l’area musicale del nostro territorio. L’autore del servizio, Ezio Marchisio, raccoglieva le testimonianze di alcuni addetti ai lavori, che analizzavano le possibilità lavorative offerte dal Corelli e dai suoi corsi.

Oltre ad alcune chicche sui costi e sui progetti di allora, chissà quanti poi andati a buon fine, segnaliamo anche un curioso micro-intervento di un sedicenne Fabrizio Bosso, oggi uno dei più importanti trombettisti jazz d’Italia. “Tra non molto mi diplomerò in tromba – raccontava Fabrizio nell’89 – suonavo già in un’orchestra. Farò corsi di perfezionamento, anche se per entrare in un’orchestra che paghi bene è necessario un po’ di tempo”. Diciamo che il tempo ha poi dato ragione al giovane trombettista, oggi diventato insindacabilmente uno dei massimi esponenti nazionali del suo strumento.

Due annotazioni a margine. Se volete approfondire la storia del Corelli e acquisire maggiori dettagli sulle sue attività didattiche, da quest’anno è on line l’aggiornato sito ufficiale della scuola (www.istitutocorellipinerolo.it). Se invece volete conoscere meglio una storia partita proprio dalle aule dell’Istituto pinerolese, la pagina ufficiale di Fabrizio Bosso la trovate all’indirizzo www.fabriziobosso.eu.

Buona lettura.

Ones

istituto corelli pinerolo articolo eco mese 1989
istituto corelli pinerolo articolo eco mese 1989

Dall’Eco Mese n. 1/1989 – gennaio 1989. Articolo di Ezio Marchisio – per gentile concessione dell’Eco del Chisone

“È stato aperto a Villa Turati, nel ’67, come iniziativa per il tempo libero dei giovani con corsi sperimentali di musica”, dice l’allora sindaco di Pinerolo Aurelio Bernardi. Il Civico Istituto Musicale “Corelli” in poco di più di vent’anni è cresciuto e si è imposto per la sua originalità e serietà diventando per Pinerolo un’istituzione che risponde, oggi, alle esigenze di ben 280 iscritti, sempre in aumento di anno in anno, provenienti quasi tutti dal pinerolese. L’età minima per iniziare un corso è di otto anni, quella massima non c’è. Gli insegnanti sono 35 e coordinano i corsi di strumento a fiato (escluso fagotto e corno), a corda, ottoni, canto ramo cantanti, didatti della musica per insegnanti elementari. Complessivamente il “Corelli” svolge una preziosa attività didattica e promozionale di divulgazione della cultura musicale: l’istituto prepara gli allievi per gli esami annuali e finali da sostenere al Conservatorio. Il costo di un corso annuale completo è di 492.000 lire. La cifra è stabilita ogni anno dal Consiglio Comunale. Il Comune provvede anche al funzionamento e alla gestione del “Corelli” con cospicui finanziamenti, oltre al servizio di segreteria, ai locali e ad altri servizi.

“Il “Corelli è unico nel suo genere: seguiamo i giovani e i meno giovani che intendono intraprendere la professione di musicista. Molti sono allievi-lavoratori che si specializzano e perfezionano da noi a tutto vantaggio della loro professionalità”, sostiene il professor Giovanni Toselli, animatore e “fondatore” dell’istituto. Prosegue: “Non vogliamo imitare i Conservatori. Ci caratterizziamo perché inseriti in una realtà diversa: non abbiamo gli schemi della scuola tradizionale, cerchiamo di arrivare dove altri non arrivano.

E gli sbocchi professionali? Molti e abbastanza sicuri, dicono al “Corelli”: insegnamento della musica nelle medie, nei Conservatori, attività nei complessi sinfonici e lirici, sia strumentali che corali (Regio, Rai), complessi. Il posto di lavoro si trova con facilità? “Sì, per i bravi subito. Alcuni ex allievi sono docenti al Conservatorio, altri nell’orchestra del Regio. Anche le insegnanti elementari, con i corsi musicali, possono specializzarsi in vista della riforma dei programmi scolastici.

Il futuro del “Corelli”? Afferma Toselli: “La volontà e la sensibilità del Comune per mantenere e migliorare l’efficienza dell’istituto ci sono sempre state. È sentita però la mancanza di un’adeguata sala da concerto con la necessaria capienza”. Il “Corelli” dispone di un’orchestra e coro di bambini, di un’orchestra da camera, di un coro per tutti gli allievi. Nei progetti del Comune una nuova sede: il castello degli Acaja.

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Marco Ughetto, appassionato di musica e giornalismo, chitarrista e cantautore amatoriale, si laurea in Cinema al DAMS di Torino nel 2014, con una tesi sui rapporti tra cinema e cultura digitale. Nel 2002, insieme ad altri quattro amici, dà il via alla prima versione di Groovin' - il portale della musica nel Pinerolese.

http://groovin.eu

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