Luglio 2024, a Pinasca torna il TNT Fest

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Dopo il clamoroso successo dell’edizione 2023, anche quest’anno l’estate pinerolese sarà contrassegnata dalla musica del TNT Fest di Pinasca. Tra tra l’11 e il 14 luglio prossimi, sul palco del comune del bassa Val Chisone salirà un’accurata selezione di artisti italiani e internazionali, per un cartellone ricco di sfaccettature e di nomi, tra cui alcuni anche piuttosto conosciuti presso il grande pubblico. Tra i più noti, registriamo quello del rapper Piotta, del cantautore Giancane e della storica rock band milanese Bambole di Pezza, formazione tutta declinata al femminile. Confermata anche quest’anno la chiusura dell’evento con il TNT Metal Fest, ospiti del quale saranno i tedeschi Grave Digger, da quarant’anni tra i più acclamati sodalizi del power metal europeo.

I biglietti sono acquistabili sul sito mailticket.it, dove trovate anche i dettagli delle serate con orari, mappe e video dei protagonisti. Di seguito vi proponiamo qualche informazione sugli artisti in cartellone, estrapolata direttamente dai canali social dell’evento.

11 luglio 2024

Bambole Di Pezza + Vintage Violence + Piotta

12 luglio 2024

Forelock + Raphael + Lion D. + Blind Reverendo

13 luglio 2024

Giancane + Ken La Fen

14 luglio 2024 – TNT METAL FEST

Grave Digger + Skanners / Anthenora / Ural / Damnation

BLIND REVERENDO

Blind Reverendo è il progetto artistico del compositore e cantante Mario Rivoiro. Italiano residente a Barcellona, da quando ha perso la vista a 8 anni, Mario ha avuto una formazione musicale continua in cui ha imparato il canto e a suonare le percussioni latine e africane, la chitarra e il piano.
L’impegno, la coscienza sociale, l’allegria e il desiderio di godersi la vita sono gli ingredienti base della sua miscela ritmica a cui si uniscono testi con un forte contenuto sociale e rivendicativo, che parlano di passioni, emozioni e illusioni dell’essere umano.

FORELOCK

Alfredo Puglia, in arte Forelock, è uno degli esponenti di punta della scena urban europea. Durante i suoi frequenti viaggi in Jamaica impara il patwa e a padroneggiare lo stile dancehall e reggae. Questa sua evoluzione lo porta a incidere due dischi prodotti da Paolo Baldini per La Tempesta e a calcare i palchi dei migliori festival e club europei e non. Continua la sua collaborazione con Arawak nel disco del 2018 “To the Foundation”: un viaggio alla ricerca e alla scoperta delle loro fondamenta, ovvero le loro origini personali e la musica reggae. Nel disco sono presenti collaborazioni con artisti giamaicani: Luciano, Micah Shemaiah e il recentemente scomparso Juba Lion.

RAPHAEL

Nato a Savona da padre nigeriano e madre italiana, inizia il suo percorso musicale nel 2002, quando ancora teenager fonda la reggae band Eazy Skankers. Negli anni la formazione colleziona importanti apparizioni in festival come Rototom Sunsplash e Arezzo Wave, centinaia di concerti e due album totalmente autoprodotti: “To The Foundation” registrato nel 2008 a Kingston, Jamaica, presso il leggendario Tuff Gong Studio e “Changes” (2011) registrato e mixato al Dub the Demon Studio di Madaski degli Africa Unite.

Proprio con Bunna, Raphael condivide dal 2010 il progetto Double Trouble, un tributo a Bob Marley che vede come solo strumento la chitarra del cantautore ligure Zibba, e che porta il trio a calcare i palchi di molti club e festival di tutta Italia. Sempre nello stesso periodo Raphael inizia a esibirsi anche in showcase, spesso con il sound genovese Groove Yard, e comincia la collaborazione con l’etichetta modenese Bizzarri Records, con la quale nel 2012 pubblica il primo EP da solista “My name is Raphael”.

L’attività solista prosegue con la realizzazione di numerosi singoli per svariate labels italiane ed estere (alcuni pubblicati su vinile come “Good Old Vibes” per l’inglese Peckings Records), una sigla per Radio 105, e culmina con l’uscita del suo album di debutto solista, “Mind Vs Heart”, prodotto dall’etichetta viennese Irievibrations Records e pubblicato nell’ottobre 2013. Nel 2014 parte il Mind Vs Heart Tour: più di 150 concerti in 15 paesi in tutta Europa e Sud America. Nel 2015 Raphael è nella line up del “Better Run Riddim” prodotto dai Dub Inc insieme a nomi del calibro di Kimany Marley e Morgan Heritage, è ospite nell’ultimo disco degli Africa Unite nel brano “Pure Music, Today”, e fa uscire il mixtape “Here Comes The Soundblaster” in combo con il sound tedesco Sentinel. Il tour estivo prevede decine di concerti in tutta Europa, e prestigiose aperture come quella a Manu Chao, davanti ai 40.000 presenti all’autodromo di Monza, o quella a Jimmy Cliff al Goa Boa di Genova.

LION D.

Lion D nasce a Londra da madre italiana e padre nigeriano. Poco dopo si trasferisce con la madre in Italia, a Pesaro, dove cresce. . Nel 2007 escono i primi singoli: “Keep The Fyah Burnin”, “Real Warrior” e “You Know That I Love You” e nel 2009 pubblica il suo primo album dal titolo “The Burnin’ Melody” per Bizzarri Records. Nel 2013 esce ‘Bring Back the Vibes’ che consolida e conferma la collaborazione con la Bizzarri Records. Un album new roots reggae che contiene i singoli Nuh Ramp, con il veterano del raggamaffin Skarra Mucci e Try Afta You, una libera rivisitazione della hit degli Inner Circle Sweat – A la la la la long che entra nella top ten reggae di mezza Europa. Nell’estate si esibisce prima di grandi del reggae del calibro di Lone Ranger, Israel Vibration e Snoop Dogg.

BAMBOLE DI PEZZA

La rock punk band milanese con una formazione totalmente femminile, da sempre impegnata su tematiche femministe, sull’uguaglianza di genere e sulla lotta contro la violenza e il sessismo, approda sul palco del @tnt51_fest

VINTAGE VIOLENCE

I Vintage Violence sono uno dei gruppi storici dell’underground punk e garage rock italiano: operativi dai primi anni 2000, hanno oltre 400 concerti sulle spalle, 4 album all’attivo, 26 videoclip, una raccolta acustica e un greatest hits uscito l’anno scorso in occasione del ventennale della band, presentato con un sold out allo storico Bloom di Mezzago.

PIOTTA

“Dieci e l’Ode tour” il nuovo tour di Tommaso “Piotta” Zanello arriva al TNT fest 2024. Lo show attraversa tutti i suoi 10 album di studio, e più di 25 anni di musica, con particolare attenzione all’ultimo album “‘Na notte infame” e a quell’Ode Romana dedicata al fratello Fabio.

GRAVE DIGGER

Con più di 40 anni di carriera e una discografia che vanta capolavori come “Tunes of War” e “Knights of the Cross”, i GRAVE DIGGER sono tra le band più importanti ed influenti del panorama heavy metal mondiale. La band capitanata dall’inossidabile Chris Boltendahl torna finalmente in Italia il 14 luglio, per la giornata dedicata all’heavy del TNT Fest.

Prenderanno parte all’evento anche gli Skanners. Lo storico combo capitanato dal frontman Claudio “Klaus” Pisoni ha raggiunto di recente il ragguardevole traguardo dei 40 anni di carriera e ha pubblicato il singolo “Starlight MMXXIV”, una riedizione del celebre brano presente nell’album “Dirty Armada” del 1986.

Insieme al loro troveremo gli Anthenora, rodata band piemontese, in procinto di svelare i progetti per il futuro dopo l’uscita dell’Ep “Need”, edito da Punishment 18 Records .

A completare il cartellone troveremo gli Ural, attualmente impegnati nelle date a supporto del loro fortunato “Psychoverse”, grazie al quale stanno tenendo numerosi concerti in tutta Europa e i thrasher torinesi Damnation da Torino.

GIANCANE

Ex componente del celebre gruppo romano Il Muro del Canto, Giancane, al secolo Giancarlo Barbati, nello spazio di due album (“Una vita al top”, 2016, e “Ansia e Disagio”, 2017), ha impresso un segnale più che riconoscibile nel modo di scrivere le sue canzoni: una grammatica letteraria fatta di una crudezza espressiva che pesca a piene mani da un parlato di strada, una lingua di tutti i giorni, un’ironia sfacciata, nichilista e discretamente grottesca.

KEN LA FEN

KEN LA FEN si definisce capostipite del Trash Emozionale: cantautorato improvvisato miscelato a sonorità elettroniche ed elementi folkloristici. I testi personali e universali toccano tematiche sempre diverse, talvolta improbabili e spesso legate al mondo della provincia e dell’ambiente farindolese nello specifico. Ballate introspettive e autoanalitiche per esorcizzare i limiti del contesto provinciale in cui vivono. Lucida follia e sfumature da boyband. Un pop demenziale, conscio e profondo. Atteggiamento ironico e caustico che trasforma i live in momenti di umana condivisione. Caratterizzato da un’estetica Camp, si propone di esplorare mondi e simbolismi iperbolici e kitsch.

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