“Delinkuere” 1998: l’ultimo album approda su Bandcamp

Un’attesa durata venticinque anni. Era il 1998 quando i Delinkuere, nome fondamentale della scena punk pinerolese degli anni Novanta, iniziavano le registrazioni del loro album omonimo. Un lavoro che rappresentò, contemporaneamente, l’apice creativo e il canto del cigno della band, decretando la conclusione di un triennio entusiasmante di canzoni, energia e messaggi militanti. La realizzazione di “Delinkuere” si completò nel maggio 1999, ma l’album non venne mai stampato ufficialmente, se non in un limitatissimo numero di copie a beneficio esclusivo dell’entourage del gruppo. È trascorso, da allora, un quarto di secolo e finalmente l’intera tracklist è ricomparsa in rete, grazie all’interessamento dell’ex Franti Stefano Giaccone, che l’ha pubblicata sulla sua pagina bandcamp Maison Le Gras.

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L’album venne registrato durante l’ultima fase creativa dei Delinkuere, nella formazione composta da Carlo “Karenza” Decanale, Guido Rossetti, Manolo Ronzino e Paolo Perotti. La decisione di dare corso alla realizzazione dell’album arrivò dopo due date importanti come quella al festival libertaire di Dijon, un rassemblement anarchico che si teneva ogni anno nella cittadina francese, e quella al Tube di Limena, nella zona industriale padovana. Due concerti molto sentiti che però finirono per chiudere il sipario sulla band. “Ci seccava molto non utilizzare quei pezzi che non avevamo mai registrato prima – ci racconta Guido Rossetti – così li registrammo con l’idea di riprenderli magari dopo un periodo di pausa“. “In realtà, fu l’album della fine – continua Guido – registrato in un momento in cui sapevamo, senza avere il coraggio di dircelo, che Delinkuere era una storia finita. Una storia bellissima di tre anni, la cui magia però si era irrimediabilmente persa“. I Delinkuere, infatti, non si riformarono più, ma l’impronta artistica, culturale e politica che lasciarono risulta oggi assolutamente indelebile.

“Delinkuere” venne registrato con un registratore analogico a quattro piste da un giovane Paolo Perotti, che stava allora seguendo il corso da fonico presso l’APM di Saluzzo. Rispetto ai lavori precedenti, nell’album si sentono influenze diverse dal punk più canonico. Anche perché alla fase compositiva concorsero tutti e quattro i componenti, ognuno dei quali apportò le proprie espressività personali. Ci sono tracce più vicine alla tradizione della band come “Noi” ed “Essere provincia, credersi città”, dedicata alla chiusura mentale della nostra Pinerolo, entrambe scritte da Guido Rossetti. Ci sono “Tutto da capo” e “1 gennaio 1994”, scritte da Perotti, che sono pezzi quasi grunge, post-punk, stile Fugazi. E poi ci sono cover, come la versione brutalmente violentata di “Video Killed the Radio Star” o “Viva la revolucion” degli Adicts. E poi riprese di brani dai progetti passati di Karenza, come “Homo homini lupus” dei Cruelty Free Core o “Mille uniformi” dei Mahknovcina. Persino l’ennesima riproposizione di “Senso del dovere”, classico della prima ora degli stessi Delinkuere.

Si tratta dell’album del crepuscolo, “un album doloroso“, come precisa ancora definitivamente Guido Rossetti. Un lavoro fondamentale, però, se si vuole conoscere a fondo la scena antagonista pinerolese di fine millennio. Un movimento dall’intensità e dal fervore mai più replicato nelle nostre lande. Per ora, “Delinkuere” è disponibile nel solo download digitale, ma non è escluso che nel prossimo futuro possa essere stampato in CD per tutti gli amanti del supporto fisico. Di seguito i collegamenti alla pagina bandcamp dove potete scaricarlo e alcune note tecniche.

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Tracklist

1) NOI (Rossetti)
2) HOMO HOMINI LUPUS (cover CFC)
3) TUTTO DA CAPO: (Karenza/Perotti)
4) ESSERE PROVINCIA, CREDERSI CITTÀ (Rossetti)
5) 1 GENNAIO 1994 (Karenza-Perotti)
6) SENSO DEL DOVERE (Rossetti)
7) MILLE UNIFORMI (Karenza-Cerutti-Mahknovcina)
8) VD KLL TH RD STAR (cover)
9) VIVA LA REVOLUCION (cover Adicts)

Line-up

Carlo “Karenza” Decanale: voce
Guido Rossetti: basso e cori
Manolo Ronzino: batteria
Paolo Perotti: chitarre

Registrato con un Tascam quattro piste da Paolo Perotti alla Karenzhaus di Luserna San Giovanni a cavallo tra il 1998 ed il 1999

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Marco Ughetto, appassionato di musica e giornalismo, chitarrista e cantautore amatoriale, si laurea in Cinema al DAMS di Torino nel 2014, con una tesi sui rapporti tra cinema e cultura digitale. Nel 2002, insieme ad altri quattro amici, dà il via alla prima versione di Groovin' - il portale della musica nel Pinerolese.

http://groovin.eu

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