Event Horizon, crowdfunding per il nuovo progetto di Douglas Docker

Lo scorso primo aprile è partita la campagna di raccolta fondi per l’album di debutto degli Event Horizon, il nuovo progetto musicale targato Douglas R. Docker. Si tratta di un lavoro di recupero e di rivisitazione dell’attività compositiva giovanile del musicista lusernese, attraverso la riproposizione di brani che risalgono al biennio ’83-’84. Una serie di vignette, come le ha definite lui stesso, che raffigurano i suoi primi tentativi di scrittura musicale. Una sorta di retrospettiva sui suoi esordi, quando, appena quindicenne e ancora alla ricerca di uno stile preciso e definito, sperimentando su un’ampia gamma di influenze, iniziava il suo percorso artistico in qualità di autore di canzoni. Un approccio eterogeneo, per altro, ancora lontano dalle coerenti quanto complesse strutture che caratterizzeranno i più recenti Docker’s Guild.

L’album si chiamerà “The Bright Shadow Years” e sarà corredato da una nuova splendida copertina di stampo fantascientifico che merita una menzione a parte. Si tratta infatti di un’opera originale dell’artista Carl-André Beckston del Blekkmark Studio, agenzia rinomata non solo per gli artwork discografici ma anche, e soprattutto, per le locandine di alcuni notissimi film di rilevanza mondiale. Beckston rinnova così la collaborazione con Douglas Docker, già cementata durante l’esperienza Docker’s Guild, per i quali ha illustrato tutti i tre album finora pubblicati. Ancora una volta, l’immagine trasuda di quell’atmosfera distopica che meglio di qualunque espressione verbale sa introdurre l’ascolto nell’universo creativo di Docker.

Il crowdfunding, che prevede anche alcuni gadget aggiuntivi per i partecipanti, terminerà il 30 giugno. L’album sarà disponibile entro fine anno, per ora solo in formato CD. Non di secondaria importanza, il fatto che la campagna sia gestita in modo del tutto indipendente sul sito dockersguild.com, senza le canoniche quanto costose intermediazioni, destinando così l’intero ricavato alla realizzazione del disco, a parte un 10% delle somme incassate che verrà devoluto a Save the Children Gaza.

event horizon the bright shadow years douglas docker

Gli Event Horizon sono un quartetto costituito dallo stesso Douglas Docker (tastiere e voce), dal chitarrista Tony Urzì, da Alberto Macerata (basso) e da Helly (al secolo Elisa Montin), straordinaria batterista veneziana, eletta nel 2017 miglior batterista donna a livello mondiale nel contest Hit Like a Girl.

Ma se il nome Event Horizon non vi suona del tutto nuovo, potreste avere ragione. E c’è un motivo plausibile. Douglas Docker, infatti, chiamò così una sua cover band attiva una decina d’anni fa circa, dal peculiare repertorio incentrato sui classici dell’arena rock e del prog, con predilezione per la scena statunitense e per un arco temporale racchiuso tra la fine degli anni Settanta e i primi Ottanta. Journey, Asia, Kansas, Toto e gli immancabili Cheap Trick – ma anche i britannici Yes – erano solo alcuni dei nomi che arricchivano le loro scalette. Una formazione per altro molto più numerosa di quella attuale, che annoverava ben tre voci femminili (Valentina Tinetto, Serena Mosso e Cristina Bunino), sostenute da quattro eccellenti musicisti. Oltre a Docker (tastiere e voce) facevano parte della prima versione degli Event Horizon il già citato Tony Urzì (chitarra), Paolo Doleatti (basso) e Gianni Pitzalis (batteria).

Di quella breve esperienza rimane appena qualche traccia in Rete – grazie alla collezione di filmati pubblicati sulla pagina YouTube della band (v. il link pubblicato di seguito) – e un nome che non ha più alcun collegamento con la sua versione primigenia. Musica inedita e line-up ridotta marcano la principale differenza con la precedente avventura, anche se i due periodi potrebbero essere accomunati da un’analoga ispirazione stilistica.

Che la curiosità sia con voi!

Ones

ones

Marco Ughetto, appassionato di musica e giornalismo, chitarrista e cantautore amatoriale, si laurea in Cinema al DAMS di Torino nel 2014, con una tesi sui rapporti tra cinema e cultura digitale. Nel 2002, insieme ad altri quattro amici, dà il via alla prima versione di Groovin' - il portale della musica nel Pinerolese.

http://groovin.eu

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Groovin'