Groovin’ Story: la Fabio Balmas Band

Eravamo verso la fine del 2004 quando Fabio Balmas avviava il suo ennesimo progetto musicale. La Fabio Balmas Band esordiva ai primi di settembre sul palco del Jam Session, il locale pinerolese che si affacciava su Via Fenestrelle, nei pressi della deviazione per la Val Lemina. Oggi è diventato un bar classico, ma allora era un ritrovo importante per gli appassionati di musica dal vivo, con concerti settimanali dei principali artisti di zona. Anche noi eravamo presenti al primo live del quartetto e lo ricordiamo come un’inaspettata botta rock ‘n’ roll. Una formazione vigorosa e diretta, con un tessuto ritmico fatto di riff e sonorità neoclassiche. Per l’occasione scrivemmo una recensione, in cui raccontavamo anche l’uscita del primo demo della band, quattro pezzi nei quali erano sostanzialmente riassunti tutti i suoi elementi stilistici principali.

In questi giorni, nel preparare l’articolo celebrativo che state leggendo, ci siamo imbattuti in un secondo scritto, che trovò spazio su Groovin’ verso la fine del 2005. Si tratta di un articolo a firma di Lorenzo Cortese di MusicAround, un’associazione di organizzazione eventi che aveva sede a Piossasco, con la quale avevamo instaurato una proficua collaborazione. L’articolo, realizzato in occasione della partecipazione della Fabio Balmas Band al MEI, il Meeting delle Etichette Indipendenti, ci venne concesso in anteprima, probabilmente anche per l’appartenenza geografica di Balmas e soci al nostro territorio elettivo.

Cogliamo quindi l’occasione per riproporvi entrambi gli articoli. Non troverete tracce di quella fugace esperienza musicale sulle più note piattaforme di streaming, ma vi basterà cercarle sul sito www.testamusic.it. Il portale, come vi abbiamo già raccontato in passato, costituisce una fondamentale vetrina di un certo fermento locale, sviluppato al di fuori dei consueti canali di diffusione. Vi imbatterete in produzioni recenti ma anche e soprattutto in registrazioni che appartengono agli ultimi quattro decenni, tra cui proprio quelle della Fabio Balmas Band, nelle varie versioni in cui essa si è poi presentata nel corso della sua storia.

Buon ritorno al passato!

Ones

fabio balmas band il demo

Da www.groovin.it – settembre 2004

Da più di quindici anni è protagonista della scena musicale pinerolese. Qualcuno ricorderà i suoi esordi con i Plastica che sul finire degli anni 80, sfondando spesso volutamente i limiti della tollerabilità, scandalizzarono i benpensanti con canzoni fatte di testi volgari e talvolta persino blasfemi. Oggi, abbandonata ormai da tempo l’ispirazione demenziale, dopo aver affinato un talento compositivo di tutto rispetto grazie anche ad alcune partecipazioni di un certo rilievo (ricordiamo almeno quella nell’ultima formazione della Maxoil), Fabio Balmas si ripropone all’attenzione del pubblico con un nuovo gruppo ed una quindicina di nuove canzoni. La formazione si chiama semplicemente Fabio Balmas Band, nome che ci proietta subito in una dimensione, per così dire, “autoriale” da cui si evince che il punto focale del gruppo, malgrado la cornice musicale sia costituita da nomi assolutamente di spicco, è proprio la personalissima vena creativa dell’artista pinerolese.

Senza rinunciare al suo modo sempre piuttosto irriverente di porsi nei confronti del pubblico, e crediamo anche nei confronti della vita tout court, cosa che per altro contribuisce a farne un personaggio di grande carisma, Balmas ha acquisito nell’ultimo decennio una sorprendente sensibilità di analisi introspettiva, caratterizzata non solo dal suo atteggiamento ironico ma anche da una semplicità e spontaneità di espressione, da un linguaggio diretto, senza fronzoli ed inutili voli pindarici, in cui compaiono sporadicamente mirati elementi di poesia che non possono non ricordarci l’altra arte, quella figurativa, di cui Balmas è ottimo ed apprezzato interprete e che gli è valso il soprannome di “pittore”.
 

L’impressione è che anche il gruppo che lo accompagna sia nato e si sia evoluto quasi di conseguenza secondo i medesimi canoni di semplicità e naturalezza. Tre musicisti di grande esperienza come l’ex Disco Inferno Rossano Zinico alla chitarra, l’attuale batterista dei Terzasfera Paolo Ferrando, e il bassista Andrea Fabbris, meglio conosciuto come “Testa”, cha danno vita alla possente intelaiatura a supporto delle canzoni. Un sound che riporta indietro alle origini del rock, ma che non di rado ammicca a sonorità pop più moderne. Un crunch indiavolato, a cavallo tra gli Stones e Lenny Kravitz, in cui emerge l’evidente influenza funky dei riff di Zinico.

Una band che insegue l’obiettivo dichiarato di coinvolgere e trasmettere sensazioni attraverso un impatto il più carico possibile di energia piuttosto che attraverso ricercatezze virtuosistiche di cui in effetti non si avverte la presenza. Una miscela perfetta che permette al valore indiscutibile dei tre strumentisti di trasparire in tutta la sua forza ma che nello stesso tempo riesce a non ergersi inutilmente a protagonista, lasciando che siano le parole delle canzoni a catalizzare l’attenzione. Proprio da questa semplicità, mai per altro superficiale, nasce la musica di Fabio Balmas, da qualche settimana disponibile all’interno del primo demo promozionale del suo gruppo.

Il CD contiene quattro canzoni che riassumono in modo esemplare gli elementi più rappresentativi della sua poetica. Testi che scandagliano i complicati rapporti dell’individuo con il mondo che lo circonda, dagli affetti alla natura, con tutto il bagaglio di ansie, di meteoropatia, di dubbi esistenziali, di piccole difficoltà di cui sono irti i percorsi di ogni singolo essere umano. Riflessioni condite dallo spirito dolce-amaro di un’ironia sempre presente con cui vengono esaltati i piccoli gesti della quotidianità, affrontata con atteggiamento combattivo, mai incline alla resa.
 
Da questo promo abbiamo estratto “Qualcuno, nessuno”, brano d’apertura del disco (scaricabile dalla sezione “mp3” di Groovin’), in cui l’antitetico incipit “vivo senza regole, non faccio niente di speciale” pare essere una sorta di manifesto programmatico che ondeggia tra l’anticonformismo ed una schietta modestia, oltre che una evidente marca autoriale che ben rappresenta le linee guida di colui che a buon titolo può essere considerato come uno tra i più maturi autori del panorama musicale pinerolese di oggi.

Ones

FORMAZIONE

Fabio Balmas: Voce e chitarra ritmica 


Rossano Zinico: Chitarra solista e cori
 

Testa: Basso e cori
 

Paolo Ferrando: Batteria


Da www.groovin.it – dicembre 2005

Recensione curata da Lorenzo Cortese del sito internet www.musicaround.it che ci ha concesso in anteprima la possibilità di pubblicarla su Groovin’. Ringraziamo tutto lo staff di MusicAround, molto lieti di poter ospitare l’articolo sui nostri spazi.

Faenza (RA), 26/11/05 In Occasione del MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti 

Fabio Balmas e la sua band portano in anteprima il loro nuovo live a “La Maison DADA'” di Faenza (RA).

Dalle aspirazioni metropolitane pinerolesi finalmente un po’ di robusto e schietto Rock italiano, forse un po’ in controtendenza vista l’attuale onda electro-noise che dilaga sui palinsesti degli appuntamenti musicali più trendy d’Italia e non solo. I Fabio Balmas Band non si perdono in chiacchiere e non esitano a sbatterti in faccia quelle che sono le caratteristiche fondamentali dalla buona musica Pop-Rock: la melodia, il tiro sostenuto e la carica emotiva sprigionata dai riff che, attraverso una chitarra ed un jack piantato in un amplificatore, senza troppi fronzoli ed effettistiche, ci fanno riassaporare il gusto della musica suonata, un po’ come i cibi biologici e gli agriturismi tanto di moda in ambito culinario ci fanno riassaggiare i sapori della cucina cucinata. 

I Ragazzi si trovano a proprio agio sul palco, Fabio, compositore, pittore e cantante, sa essere, al contempo, confidenziale e trascinatore. L’alchimia che si riversa sul pubblico è spiegata dal tiro con cui gli FBB interpretano i propri pezzi. Forse è inutile dirlo, ma non c’è tiro senza capacità tecniche, intimità ritmica tra i componenti ed un grande cuore sensibile alle carezze dolci e ruvide della buona musica. Il disco demo 2005 dei Fabio Balmas Band è composto da quattro pezzi, quattro diverse chiavi di lettura del Rock. “Dimmelo” è un brano dalle sfumature punk melodiche, che si ripropongono coerentemente lungo tutta la durata della canzone, avvinte però da un motivetto schitarrato di chiara impronta Rock.

“Consiglio utile”, il secondo brano presente sulla demo, potrebbe, con i dovuti riarrangiamenti, essere un singolo da passaggio radiofonico. Sostanzioso e nerboruto, il ritornello rimanda a melodie southern rock, forse non nella concezione skynyrdiana del termine, ma magari in una accezione più edulcorata, alla Black Crows di “The Southern Harmony and Musical Companion”. Dopo circa sei minuti di piacevole ascolto si arriva a “Una nave che parte”, probabilmente il pezzo più anomalo, non esattamente una ballata di carattere epico, ma certamente un brano romantico ed allegro, un‘ode alla vita ed all’ ”ammore” accompagnabile con danze da approcciare con fare da brillantina tra i capelli, non strettamente definibile, se non con un simpatico Boogiewoogierock’n’rolltwistcharlestondiscoblues.

Altro pezzo, altra interpretazione. Qui il rock è un po’ anni ’80 con un leggero effetto delay e poi wah, che confonde la chitarra, amalgamandola al resto del corpus strumentale. In questa occasione il rimando è per certi versi a ritmiche kiss o Aerosmith. La timbrica di Fabio riflette benissimo l’essenza dei brani della Band, calda ed amica, niente di superfluo od ostentato. Quest’ultima traccia è un inno alla serenità mentale: “Sto bene”, mi piace come sono e non chiedo altro se non di potermi illudere ogni tanto. Su per giù questo è il senso della canzone, né trascendentale, né mistico, ma genuino e comprensibile. Per i Fabio Balmas Band i vol au vent sono scontati e copiosi nel loro voler essere sofisticati ed originali, gli FBB preferiscono pane e salame. Ma gliene chiediamo volentieri un boccone. Il nuovo lavoro FBB sarà in uscita a Natale.

Info http://fbb.testamusic.it www.musicaround.it

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Marco Ughetto, appassionato di musica e giornalismo, chitarrista e cantautore amatoriale, si laurea in Cinema al DAMS di Torino nel 2014, con una tesi sui rapporti tra cinema e cultura digitale. Nel 2002, insieme ad altri quattro amici, dà il via alla prima versione di Groovin' - il portale della musica nel Pinerolese.

http://groovin.eu

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