Le periferie sonore di “Musica in Prossimità”

Durante il primo weekend dello scorso mese di dicembre è “andata in onda” la nona edizione della rassegna “Musica in Prossimità“. Si tratta di un evento promosso dall’Associazione Metamorfosi Notturne, che dal 2015 porta, in alcuni dei più suggestivi angoli dello spettacolo pinerolese, un’accurata selezione di artisti tra le punte di diamante della musica contemporanea italiana e internazionale. Com’è ovvio, la definizione è piuttosto generica. Al suo interno, infatti, viene normalmente ricompreso un insieme estremamente variegato di percorsi stilistici. Ma c’è un denominatore comune, definito dalla connotazione marcatamente sperimentale delle singole esperienze. C’è in esse una necessità espressiva che conduce ad esplorare territori al di là degli estremi confini del mondo artistico conosciuto. Una ricerca di strade inusuali, tra le quali l’approfondimento delle potenzialità trasversali degli strumenti tradizionali, la contaminazione con l’elettronica più spinta e le radicalizzazioni timbriche e armoniche. Sono questi, in definitiva, i tratti distintivi di una kermesse consolidatasi oggi come uno dei fiori all’occhiello della cultura cittadina.

aline privitera quartetto maurice musica in prossimità

Ma “Musica in Prossimità” non merita attenzione soltanto per l’elevata qualità delle proposte e per il tratto anti-convenzionale che da sempre ne guida le pulsioni. Va sottolineata anche l’idea di un festival itinerante che, attraverso la collocazione degli eventi in ambientazioni intime e raccolte, dislocate in varie zone della città, ha puntato a valorizzare gli spazi e la prospettiva di un territorio ancora molto ricco di opportunità intellettuali. Luoghi carichi di magia che gli appassionati più assidui – e più attenti – conoscono molto bene, ma che spesso risultano misconosciuti al grande pubblico. Come la sala Italo Tajo. Ricavata nell’ex chiesa di San Giuseppe, poco distante dal centro storico, rappresenta un palcoscenico sfruttato durante tutto l’anno per numerose rassegne e concerti. O il piccolo e bellissimo Teatro del Lavoro, ad appena due passi (due di numero!) dai portici antistanti Piazza Cavour. Al piano di sopra trova spazio anche un bellissimo laboratorio dedicato al teatro di figura. Varcandone la soglia, si respirano atmosfere di epoche passate, quando arte voleva dire soprattutto artigianato e creatività manuale.

Noi di Groovin’ abbiamo avuto l’opportunità di assistere ad alcuni degli eventi previsti in cartellone. Dall’apertura della rassegna, demandata alla formazione pinerolese Quartetto Maurice (Georgia Privitera, Laura Bertolino, Francesco Vernero, Aline Privitera), fino alle atmosfere berlinesi di Rojin Sharafi presso il già citato Teatro del Lavoro. E senza dimenticare lo splendido concerto pianistico di Anna D’Errico, durante il quale è stata coaudivata a tratti anche da Michelle Agnes Magalhaes – autrice di alcuni dei brani in repertorio – e da Dolores Privitera.

Di seguito vi riproponiamo alcuni scatti fotografici catturati durante le esibizioni, di cui abbiamo realizzato anche due piccoli collage filmati. Sappiamo quanto l’estrapolazione frammentata e decontestualizzata di un concerto sia poco rispettosa della complessa articolazione compositiva che soggiace a opere di largo respiro come queste. In esse, ogni momento rappresenta un punto determinante dello sviluppo tematico, che andrebbe gustato per intero. Di questo ci scusiamo in anticipo. Ma l’obiettivo è quello di testimoniare l’enorme portata dell’evento e di registrare – con tutti i limiti del caso – le atmosfere ammalianti cui ci è stato dato di assistere. Speriamo che le immagini riescano a restituire almeno in parte il senso immersivo e avvolgente di una tale esperienza fruitiva. Un modo di vivere la musica lontano dalle abitudini trite dei prodotti preconfezionati dell’oggi, trasportarti, per una volta, in universi paralleli sospesi al di sopra delle nostre scontate certezze.

Ones

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ones

Marco Ughetto, appassionato di musica e giornalismo, chitarrista e cantautore amatoriale, si laurea in Cinema al DAMS di Torino nel 2014, con una tesi sui rapporti tra cinema e cultura digitale. Nel 2002, insieme ad altri quattro amici, dà il via alla prima versione di Groovin' - il portale della musica nel Pinerolese.

http://groovin.eu

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